_“A volte il mondo può sembrare un luogo sinistro ed ostile ma credeteci quando vi diciamo che ci sono molte più cose buone che cattive, e che quello che sembra essere una serie di sfortunati eventi potrebbe essere solo il primo passo di un lungo viaggio”

__ Lemony Snicket_

Questa frase riassume in modo emblematico il contenuto di un film divertente e dal contenuto nient’affatto banale.

Sebbene nel prologo il narratore suggerisca a chi non ama i film “sgradevoli” di cambiare sala, si tratta sì di una storia un po' forte rispetto al cliché delle storie per ragazzi, ma alla fine il senso del racconto è senz’altro ottimista, positivo ed educativo.

E' la storia di tre fratelli che d’improvviso rimangono orfani per l’incendio della loro casa. Ricchissimi, vengono assegnati al misterioso ed infido Conte Olaf, interpretato da un magistrale Jim Carrey, il quale, è palese fin da subito, mira solo al loro smisurato patrimonio.

Sfuggiti alle grinfie del Conte, vengono assegnati a vari altri parenti, delle macchiette che a loro modo cercano di prendersi cura di loro, peraltro senza riuscirci: se riescono ad uscire dai guai è solo grazie alle doti dei tre fratelli, ciascuna peculiare (compresa quella di mordere le cose della graziosissima piccola Sunny) ma, assieme alle altre, utilissima.

Film decisamente bello, sia dal punto di vista del contenuto narrativo, sia da quello cinematografico, con attori grandissimi (Jim Carrey, già citato, Merril Streep e Dustin Hoffman autore di un divertente cameo) e promettenti (già i due ragazzini più grandi, ma anche, a loro modo, le due gemelline che interpretano, alternandosi, la piccola ed espressiva Sunny), con scenografie sorprendenti ed un trucco che è valso il premio Oscar.

Nota di demerito, come al solito peraltro, a Canale 5, con i suoi tagli pubblicitari insulsi e troppo frequenti. Purtroppo le reti Mediaset continuano ad essere gli unici a trasmettere, ogni tanto, qualche bel film, pertanto non è neppure possibile eliminarle completamente dal telecomando come meriterebbero per il loro sprezzo del pubblico e delle leggi.