Benvenuti nel mio nuovo blog.

“Nuovo” per modo di dire:  grafica e indirizzo a parte, nulla cambia rispetto al blog originale, il mio primo blog, che mi ha portato a più di 380 post in pochi anni.

Stesso stile, stessa politica con gli ospiti (ovvero: parliamo di qualunque cosa, anche con toni accesi, anche su idee diversissime, ma il padrone di casa sono io e non sono una persona democratica, a casa mia), spero stessi amici ed ospiti.

Merita spendere due parole però sui motivi di questo cambiamento.

Qualcuno non sarà stupito, pagando un hosting per l’attività istituzionale sull’ottimo BlueHost.com, perché continuare con splinder?

Tecnicamente splinder è pessimo. Poca compatibilità, poche possibilità di personalizzazione, manca un sito “mobile” da vedere su iPhone, manca l’autosave e la possibilità di mettere “in pausa” la stesura di un post; e i mille problemi con i browser poco diffusi, in primis, Safari e Chrome su MacOS, che aggiungono sempre linee vuote in più. E i bug… pure il post di commiato è stato scritto due volte, poiché la prima è andata persa giusto alla fine per colpa di un bel bug nel codice Javascript! Splinder è un’ottima piattaforma per chi inizia, per di più gratuita, e se ti accontenti può andare. Ma dopo anni di blogging, ci si sente un po’ limitati, e quando si perde un post, anche incazzati.

Ma il clou è la gestione dei dati.

Da anni gli utenti chiedono la possibilità di fare un backup scaricabile del blog. Per un motivo o per l’altro splinder ha sempre tergiversato.

Il perché, probabilmente, è da cercarsi nel tentativo di arrestare un’emorragia continua di utenti, attratti da “lidi” più flessibili (wordpress.com?). Tentativo meschino, a mio parere, se il motivo fosse davvero questo: una sorta di “rapimento”, o presa in ostaggio, degli affetti e dei pensieri, e di un pezzo di esistenza digitale.

Qualcuno potrebbe trovarmi esagerato in questo giudizio. Non lo è, riferendomi al dialogo letto su “La singolarià è vicina” di Ray Kurzweil, tra Molly del 2104 e Molly del 2004, ricordando una tesi di laurea persa per la cancellazione dei dati, Kurzweil-Molly 2104 fa notare che anch’essa era una parte di vita, come lo è e lo sarà sempre più la vita dei nostri avatar digitali.

Ad ogni modo, sono stato titubante fino a venerdì, proprio perché non volevo perdere 335 post e oltre 1500 commenti di amici, e la “vicinanza” di una community vivace.

Venerdì ho deciso di cercare su google un metodo per aggirare questo capestro, e l’ho trovato nel lavoro di Fullo e nel post di Andrea Beggi: un piccolo script da inserire in wordpress (funziona anche con l’ultima versione) che con un po’ di pazienza ho aggiornato per farlo funzionare nell’attuale versione di splinder - curiosamente ogni tanto i layout di splinder cambiano in modo da non far funzionare più lo script… strano, eh?

Quindi, primo post sul nuovo sito, spero che le poche persone che continuano a seguirmi nei miei deliri (credetemi, voi ne sorbite molto meno di quelli che si verificano nella vita reale) non scappino. Ho tentennato molto prima di questa decisione, proprio per la community che ruota attorno a splinder.

Per chi fosse interessato, qui i link allo script e alle istruzioni necessari a salutare una volta per tutte splinder.

Migrare il proprio blog da Splinder a Wordpress 2.3.x” di Fullo “Importare da splinder a Wordpress” di Andrea Beggi.

Lo script in ogni caso va modificato: qui lo script funzionante ed aggiornato.