Siamo alle solite: non è un film storico, dirà chi l’ha apprezzato.

Ciò non toglie che un minimo di aderenza alla realtà dei fatti ci deve essere. E' come se in un film sulla vita di Giulio Cesare, il dittatore, sopraffatto da Bruto e Cassio, li mettesse K.O. con due colpi di kung-fu.

300 racconta la storia dei 300 soldati lacedemoni che si sacrificarono alle termopili nel 480 a.C. La racconta a modo suo, diciamo:

Serse è un ragazzetto (ma in realtà aveva 39 anni) pieno di piercing (mah) circondato da lussuriose bonazze, che si crede un dio e se ne va in giro su un trono alto a occhio almeno 15 metri e dal peso di qualche decina di quintale. La sua tenda è un tempio diabolico frequentato da pornodive.

Dell’alleanza antipersiana, c’erano solo gli Spartani, che notoriamente amavano buttare i propri figli imperfetti dalla rupe ma erano pronti a commuoversi per i figli degli altri (memorabile il comandante Leonida che porta in braccio il corpo di un bimbo trucidato dai cattivissimi persiani), tutti gli altri, a parte un paio di calzolai focesi, mancano all’appello, in barba a quel che racconta Erodoto. La flotta achea non è presente all’appello (e non si capisce per quale stracazzo di motivo poi i persiani non potevano sbarcare altrove: forse rincoglionimento da psicofarmaci).

A Delphi, d’altra parte, l’oracolo è condotto da dei brutti schifosi deformi e corrotti, pronti a tenere per sé le donne migliori, e a drogarle. Così come pure il traditore era deforme, a significare che brutto, cattivo e deforme è una semplice regola dedotta dai fatti.

L’esercito persiano è composto da milioni di soldati, tra cui si possono annoverare dei giganti deformi (e dai), gli Olifanti che erano avanzati dal Signore degli Anelli e che Aragorn, Gimli e Legolas non avevano potuto uccidere, e diverse altre bestie prese a prestito da qualche medievale bestiario. Tutti ugualmente deficienti, evidentemente visti i risultati, ma solo perché Jeeg Robot d’acciaio e Godzilla erano indisponibili.

Le donne Lacedemone amano farlo da dietro. L’inevitabile scena di sesso a mezz’ora dall’inizio del film ce lo rivela con inenuttabile dovizia di particolari. Tra l’altro c’è una sola donna a Sparta e la cosa è strana perché gli spartani girano perennemente in mutande (anche d’inverno), per cui la cosa lascia un po' scossi. Ma la cosa più strana è che questo abbigliamento… spartano, appunto, non impedisce ai soldati di portare con sé tutto il necessario, passi per le armi, ma le vettovaglie, almeno quello, visto che da Sparta alle Termopili la strada non è proprio pochina, vorremmo sapere dove le tengono. O forse no, meglio non sapere.

Per il resto il film è rigoroso: le termopili sono proprio in Grecia! no, dico, pare nulla!

Dal punto di vista tecnico, visivo soprattutto, il film è evidentemente fatto per sembrare un fumetto: scene al rallentatore con ritmi temporali variabili. Colori saturi, che ricordano proprio le tavole dei fumetti. Molto ben realizzato da questo punto di vista.

Però il film si limita solo a questo. Non ha una storia sensata, non ha aderenza con nulla, la storia dei 300 ha il solo scopo evidente di dare una scusa per far vedere un po' di omaccioni muscolosi in mutande, un po' di sangue e un po' di sesso piuttosto fastidioso. Poco, davvero troppo poco. Tanto valeva raccontare una qualunque altra battaglia e una qualunque altra storia, inventandola si poteva aver la scusa della poca aderenza con la realtà…

Insomma, in una scala da uno a dieci, un bel 3- non lo leva nessuno. E il 3 è solo per la tecnica. Il meno perché è la tecnica a dover esser sottomessa alla storia, non il viceversa.